Dicono che non ci sia più con la testa, che sia troppo preso dalla voglia di sperperare il suo seme e di riprodursi con qualsiasi cosa che sia un sostantivo femminile. Dicono che in realtà preparava la sua ri-discesa in campo al fianco di Berlusconi e Briatore, e che sia stato lui a consigliargli di dire che lo spread non esiste.
3 pareggi, 9 sconfitte, 3 punti.
Chi aveva puntato forte sulla corazzata Viola (all'inizio anno data a 25,00. dati "better") ora sta progettando come interrompere l'accanimento terapeutico di Modolo, dandogli una dolorosa, seppure precoce, morte da cazzo in gola.
Nessuno mai aveva fatto così male in 12 partite stagionali. Tutto questo c'era da aspettarselo. Era da anni che in casa Modolo si respirava aria viziata: per due volte di fila ha rischiato la retrocessione, evitata sempre all'ultimo, rivolgendosi a tutti gli dei dell'umanità
(in ordine: Anubi, Osiride, Rah, Giove, Atena, Javeh, Allah, Buddha, Merlino, Ragazzi, Mussolini).
C'è da chiedersi cosa sia cambiato in questi anni, cosa abbia cambiato un maestro del fantacalcio in un emerito beone che prova piacere nel prendere palloni da tutti.
La prima cosa che salta subito alla mente è la vita mondana che vive a roma, che ha vissoìuto a Londra. L'eterna ricerca della cosidetta PATATA, che a volte porta frutti, a volte ti lascia a morir di fame, è diventata un'ossessione da disturbo psichico per Modolo. Non pensa ad altro, vive in funzione di essa. E tale voglia irrefrenabile condiziona pesantemente la gestione della Viola, come non avesse tempo da perdere.
Il secondo motivo è la carriera. Entrato nel mondo dei VIPS, Modolo ha snobbato la Lega, il fantacalcio, la nostra storia, la nostra amicizia. Non ci caga, non ci considera più. A mio parere, infatti, gli sta un gran bene, che retroceda, che stia a roma lì, a farsi rimbambolare dalla gnocca ma che metta i 50 euro ogni anno.
Lui tanto non li vince.
E se sto anno si salva, faccio saltare il governo.
Saluti
LP